In percentuale del PIL, più di una dozzina di membri del gruppo di contatto ora forniscono più assistenza in termini di sicurezza all’Ucraina rispetto agli Stati Uniti. E questi investimenti in Ucraina stanno producendo ritorni qui in patria, rafforzando la nostra base industriale della difesa e creando buoni posti di lavoro. L’aggressione di Putin ha addirittura favorito proprio il risultato che aveva cercato di impedire: la NATO è ora più grande, più forte e più unita che mai.
Di conseguenza, l’Ucraina ha tenuto a bada il secondo esercito più grande del mondo, nonostante le sconsiderate escalation di Putin e l’irresponsabile uso della sciabola nucleare. L’Ucraina ha combattuto brillantemente anche se la Cina, la seconda economia più grande del mondo, ha sostenuto Putin; mentre l’Iran, il più grande stato sponsor del terrorismo nel mondo, lo ha armato di missili e droni; e poiché la Corea del Nord, il più famigerato stato canaglia dotato di armi nucleari al mondo, gli ha fornito munizioni e circa 10.000 soldati.
Il successo ottenuto finora dall’Ucraina rappresenta un enorme risultato strategico, ma le sue truppe devono ancora affrontare sfide profonde sul campo di battaglia. Le forze russe hanno recentemente riconquistato parte del territorio che l’Ucraina aveva liberato all’inizio della guerra, e il bombardamento da parte di Putin delle centrali elettriche ucraine e di altre infrastrutture critiche sta mietendo un tributo straziante. Il popolo ucraino ha mostrato una magnifica sfida, ma ha pagato un prezzo altissimo per la propria libertà.
Tuttavia, le vulnerabilità dell’Ucraina non dovrebbero mascherare i crescenti dilemmi di Putin.
Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti e i loro partner hanno aumentato ulteriormente l’assistenza militare – tra cui centinaia di migliaia di colpi di artiglieria in più, missili aggiuntivi per la difesa aerea, più veicoli corazzati e più munizioni aria-terra – all’Ucraina per aiutare a smorzare l’impatto della Russia. vantaggio di manodopera. Abbiamo permesso all’Ucraina di utilizzare i missili ATACMS all’interno dei confini russi, cosa che ha aiutato l’Ucraina a difendersi dopo l’intervento della Corea del Nord nella guerra. Nel corso del conflitto, man mano che le condizioni sul campo di battaglia si evolvevano e le nostre scorte e i nostri requisiti di prontezza lo consentivano, abbiamo aumentato l’assistenza a un ritmo che le forze ucraine potevano assorbire, collegando ogni donazione con l’addestramento e il sostegno.
Ma la Russia sta subendo enormi perdite – una media di 1.500 vittime al giorno – per impossessarsi di piccole porzioni di territorio. La Russia ha subito più di 700.000 morti e feriti da quando Putin ha iniziato la sua guerra. Ora si trova di fronte a un dilemma sempre più doloroso: sopportare elevate perdite per guadagni minimi, magari ordinare una mobilitazione che scateni instabilità interna, oppure negoziare seriamente con l’Ucraina per porre fine alla sua guerra.