Migliaia di serbi hanno bloccato il viale principale della città centrale Kragujevac, l’ultimo di una serie di proteste guidate dagli studenti su Il crollo mortale di novembre lo scorso novembre di un tetto della stazione ferroviaria.
La crescente pressione applicata dal movimento guidato dagli studenti universitario ha già forzato le dimissioni di diversi funzionari di alto rangoincluso il primo ministro Milos Vucevic, alla fine di gennaio.
Le folle si sono radunate nel centro della città all’inizio delle vacanze di stato della Serbia, chiedendo una maggiore responsabilità del governo e riforme.
I manifestanti hanno riempito le strade nel pomeriggio di sabato, agitando bandiere contrassegnate con sanguinose impronte di mani: il logo delle proteste.
Il blocco di Kragujevac è la terza dimostrazione di città dopo Belgrado e Novi Sad qualche settimana fa.
Il crollo del tetto della stazione a Novi Sad nel novembre dello scorso anno, che ha ucciso 15 persone, ha seguito ampi lavori di ristrutturazione nell’edificio nella città settentrionale.
Le morti hanno alimentato la rabbia di vecchia data per la corruzione e le richieste di responsabilità.
Alle 10:52 GMT, il tempo della tragedia, i manifestanti hanno osservato 15 minuti di silenzio per onorare le vittime.
Il blocco era previsto per ultimo mezzanotte, segnando l’anniversario dell’emanazione della Costituzione serba nel 1835, rendendolo uno dei più progressivi in Europa all’epoca.
Il presidente Aleksandar Vucic, durante una manifestazione nella città settentrionale di Sremska Mitrovica, ha detto a migliaia di sostenitori che il paese veniva attaccato dall’esterno, “aiutato da molti all’interno che manipolano i nostri figli”.
Ha esortato i manifestanti a impegnarsi in dialoghi e ad ascoltarlo.
“Dichiara la vittoria, hai avuto tutte le tue richieste soddisfatte, torna alle tue panchine”, ha detto.
Il governo ha già cercato di soddisfare alcune delle richieste degli studenti nel tentativo di reprimere le proteste di mesi.
Gli studenti di Kragujevac stanno tuttavia continuando a chiedere una maggiore trasparenza.
Prima di The Rally, centinaia di studenti di Novi Sad, Belgrado e la città meridionale di NIS hanno organizzato una marcia di quattro giorni che convergeva venerdì sera nel centro di Kragujevac.