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Bruxelles/Bratislava – Il candidato slovacco a membro della futura Commissione europea (CE), Maroš Šefčovič, sarà sottoposto a un’audizione davanti ai membri delle commissioni del Parlamento europeo (PE) nel pomeriggio del 4 novembre. Lo ha annunciato giovedì il PE. , riferisce il TASR.
Dal 4 al 12 novembre si svolgeranno le audizioni dei candidati alla futura Commissione guidata da Ursula von der Leyen.
Nella nuova Commissione europea Šefčovič riceverà il portafoglio della sicurezza commerciale ed economica e sarà anche responsabile delle relazioni interistituzionali e della trasparenza. Sarà il primo tra tutti gli eurocommissari designati ad essere ascoltato, e sarà ascoltato soprattutto dalla commissione per il commercio internazionale (INTA) e dalla commissione per gli affari costituzionali, ma anche dai membri della commissione per gli affari esteri (AFET), della Commissione per il mercato interno e la tutela dei consumatori (IMCO), la commissione per le petizioni (PETI), la commissione per lo sviluppo (DEVE) e la commissione giuridica (JURI).
La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha preparato domande scritte per i candidati agli Eurocommissari sulla base dei contributi delle commissioni, alle quali dovranno rispondere entro il 22 ottobre.
La struttura delle audizioni in commissione è stabilita: verrà aperta dal presidente della commissione con un breve intervento, al termine del quale il candidato commissario avrà a disposizione un arco di tempo di 15 minuti per un discorso introduttivo, dove si presenterà e le sue principali priorità. Seguiranno le domande dei membri della commissione.
Dopo ogni audizione, il presidente e i coordinatori della commissione prepareranno una raccomandazione o una lettera di valutazione. Non possono respingere legalmente un singolo candidato, la commissione può solo indicare in qualche modo che il candidato non li ha convinti e, in una simile composizione, il Parlamento europeo non sosterrebbe la Commissione nel suo insieme. Ciò può creare pressione sul presidente della Commissione europea affinché chieda allo Stato interessato di proporre un nuovo candidato o di ridistribuire diversamente i portafogli.
Una volta ascoltati tutti i candidati alla carica di eurocommissari, nella prossima sessione plenaria il Parlamento voterà sulla CE nel suo insieme e non sui singoli commissari. Dopo l’impegnativo processo di selezione dei candidati, è improbabile che il Collegio dei Commissari non passi la votazione. Se ciò accadesse, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dovrebbe nuovamente chiedere agli Stati membri le nomine, proporre una nuova squadra di commissari, ridistribuire nuovamente i portafogli e l’intero processo si ripeterebbe.
Per approvare la CE è necessaria la maggioranza dei voti espressi dagli eurodeputati. Se approvati dal Parlamento europeo, gli Eurocommissari entreranno in carica il mese successivo al voto.
Secondo il piano attuale, il Parlamento europeo voterà la nuova Commissione nella sessione plenaria che si terrà a Strasburgo dal 25 al 28 novembre (10 ottobre).
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