L’Alto Rappresentante degli Affari Esteri ha assicurato oggi che l’Unione Europea (UE) “monitorerà da vicino” la situazione di un discendente portoghese ricoverato in ospedale dopo essere stato detenuto in Venezuela.
Secondo una risposta alla lettera indirizzata da Ana Pedro, eurodeputata del CDS-PP, a Josep Borrell, alla quale Lusa ha avuto accesso, l’Alto Rappresentante afferma che l’UE “seguirà da vicino la situazione di (Williams) Dávila Barrios attraverso la delegazione dell’UE in Venezuela, a Caracas”.
Il 26 agosto, Ana Pedro ha scritto a Josep Borrell chiedendo maggiori sforzi da parte della diplomazia dell’UE per il rilascio di tutti i prigionieri politici del regime venezuelano, compreso questo cittadino di discendenza portoghese.
All’epoca, Williams Dávila Barrios era ricoverato in ospedale a Caracas, “dopo un’ingiusta detenzione”, presentando una “delicata condizione di salute”, l’eurodeputato centrista ritenendo “assolutamente inaccettabili” le condizioni “a cui sono sottoposti lui e altri prigionieri politici (…) , costituendo una chiara violazione dei diritti umani più basilari”.
Nella risposta data oggi, il capo della diplomazia europea ha garantito che l’Ue “rimane estremamente preoccupata per l’aggravarsi della crisi politica” in Venezuela e per le “conseguenze sui diritti umani”.
Josep Borrell ha ricordato che, secondo informazioni provenienti da organizzazioni non governative, almeno 1.800 venezuelani, “compresi minori, sono stati detenuti dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio 2024”.
L’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza ha aggiunto che “tutti i venezuelani dovrebbero poter esprimere liberamente le proprie opinioni politiche” e ha ricordato che l’UE ha più volte chiesto alle autorità del Paese di rispettare “i diritti e le libertà” della popolazione .
Nella lettera inviata a fine agosto a Josep Borrell, l’eurodeputato chiedeva “con urgenza e chiarezza” a Josep Borrell di intensificare gli “sforzi diplomatici necessari per fare pressione sul governo venezuelano affinché proceda al rilascio immediato di tutti i prigionieri politici”.
L’eurodeputato ha rivolto l’appello in seguito alla crisi politico-sociale innescata dai risultati elettorali in Venezuela, tenutesi a fine luglio, che hanno concesso un terzo mandato a Nicolás Maduro ma i cui risultati sono contestati dall’opposizione e da parte della comunità internazionale, condannando l’omissione dei verbali dei risultati e la mancanza di trasparenza nel processo elettorale, compresa l’esclusione di osservatori internazionali indipendenti.
Dopo le elezioni, la popolazione venezuelana ha cominciato a manifestare per le strade di Caracas e di altre città del Paese, chiedendo trasparenza, rispetto delle decisioni dei cittadini e rinnovamento politico, ponendo fine al ciclo di Maduro, accusato dall’opposizione di usare la forza apparato statale a vantaggio personale, mettendo a tacere le voci critiche attraverso la detenzione.
Williams Dávila, 73 anni, è stato arrestato l’8 agosto in Plaza los Palos Grandes (a est di Caracas) da uomini armati, dopo una veglia per prigionieri politici, alla quale hanno partecipato centinaia di persone.