10:26
Ministro Israele, ‘pressione degli Usa su aiuti sbagliata’
Amichai Chikli, ministro israeliano per gli Affari della diaspora e membro del partito Likud del premier Netanyahu, ha attaccato alla radio pubblica “questa politica dell’amministrazione Biden di esercitare una pressione massiccia sulla questione umanitaria che è sbagliata e alla fine ci costringerà a prolungare i combattimenti”. Lo riporta la Bbc. “Gli aiuti umanitari, in molti casi, finiscono nelle mani sbagliate. Inoltre, la pratica che consente ai civili di spostarsi in aree sicure è conforme al diritto internazionale”, ha detto. Per il ministro, “purtroppo, sembra ci siano in gioco anche considerazioni interne americane”.
10:11
Libano: ucciso in raid israeliano il sindaco di Nabatiyeh
Il sindaco della città di Nabatiyeh, nel sud del Libano, è stato ucciso in un attacco israeliano: lo ha reso noto un funzionario. “Per ora, 11 attacchi hanno colpito principalmente Nabatiyeh ma anche i suoi dintorni”, ha detto il governatore di Nabatiyeh Howaida Turk.
Almeno cinque persone sono state uccise nei ripetuti attacchi israeliani contro il municipio di Nabatiyeh: lo ha reso noto il governo. Secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, i raid israeliani sono stati “una quindicina”.
09:55
Arrivati i primi aiuti nel nord di Gaza dopo 2 settimane
Dopo la lettera degli Usa, che domenica chiedeva a Israele di aumentare l’accesso degli aiuti a Gaza o corre il rischio di vedere tagliata parte dell’assistenza militare statunitense, i primi aiuti in due settimane sono arrivati nel nord di Gaza.
Secondo un aggiornamento di Cogat, l’ organismo israeliano che supervisiona i territori palestinesi e si coordina con i gruppi umanitari, gli aiuti sono arrivati nel nord di Gaza per la prima volta in due settimane. 145 camion contenenti cibo, prodotti per l’igiene, latte in polvere per neonati e attrezzature per rifugi, sono entrati a Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom ed Erez.
Nove autocisterne di carburante e sei autocisterne di gas da cucina destinate al funzionamento delle infrastrutture essenziali sono state trasferite a Gaza, ha aggiunto.
‘Un convoglio di 28 camion – ha scritto il Cogat su X – è entrato a Gaza direttamente attraverso il Gate 96. Il coordinamento della rotazione del personale umanitario è stato completato con successo. 12 panetterie sono operative a Gaza, 4 panetterie nella parte settentrionale di Gaza e 8 panetterie nella parte meridionale di Gaza’.
09:29
Incendio in una raffineria iraniana: ‘E’ stato causato da un incidente’
L’incendio durante la notte scorsa ad una raffineria iraniana a Shushtar, in cui è morta una persona e altre sono rimaste ferite, sarebbe scoppiato dopo che un’autocisterna si è scontrata con uno dei depositi di petrolio.
Lo ha detto il governatore di Shushtar, secondo quanto riferisce la stampa locale, sottolineando che si sarebbe trattato di un incidente, nonostante il fatto abbia destato qualche interrogativo presentandosi nel mezzo delle tensioni con Israele e della sua offensiva contro gli Hezbollah in Libano.
L’agenzia iraniana Isna ha annunciato l’invio di rinforzi per spegnere l’incendio, oltre ai soccorritori e i vigili del fuoco arrivati sul posto subito dopo. Quattro feriti sono stati trasportati all’ospedale Khatam Al-Anbia di Shushtar.
09:11
Il ministro degli Esteri iraniano in tour in Giordania, Egitto e Turchia
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi è impegnato in un tour con tappe in Giordania, Egitto e Turchia nell’ambito delle iniziative diplomatiche di Teheran nei Paesi della regione “per porre fine a genocidi, atrocità e aggressioni”: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, come riportano i media internazionali.
Araghchi è arrivato questa mattina in Giordania per discutere degli ultimi sviluppi dei conflitti in Libano e a Gaza, nonché dell’escalation di tensione tra Teheran e Tel Aviv. Lunedì il ministro ha visitato l’Oman, dopo il suo soggiorno in Iraq. Recentemente ha visitato anche Libano, Siria, Arabia Saudita e Qatar. Araghchi ha sottolineato che le sue visite si svolgono in linea con il raggiungimento della pace e della stabilità nella regione, sottolineando che l’Iran non ha limiti nel difendere gli interessi del Paese e del suo popolo.
08:20
L’Iran all’Onu: ‘Siamo pronti a rispondere all’avventurismo di Israele’
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha avvertito ieri sera il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che “l’Iran è pienamente pronto a dare una risposta decisa e deplorevole a qualsiasi avventurismo di Israele”.
“Abbiamo fatto tutti i tentativi possibili per preservare la pace e la stabilità nella regione”, ha sottolineato Araghchi in una conversazione telefonica, aggiungendo che “Israele e il suo principale sostenitore, gli Stati Uniti, sono responsabili delle conseguenze dell’espansione della guerra nella regione”. Lo riporta l’Irna.
07:27
Idf: ‘Eliminato il capo della Forza Droni di Hamas nel nord di Gaza’
L’Aeronautica militare israeliana ha “eliminato” il comandante della Forza Droni di Hamas nel nord della Striscia di Gaza: lo rende noto l’esercito (Idf) su Telegram. Si tratta di Mahmoud al-Mabhouh, “un terrorista che ha diretto attacchi con droni verso il territorio israeliano e le truppe dell’Idf”, si legge in un comunicato.
07:09
Idf: 50 proiettili sparati dal Libano verso Israele
“Circa 50 proiettili sono stati lanciati dal Libano verso il territorio Israeliano”. Lo annuncia l’Idf sul proprio profilo Telegram spiegando che alcuni dei missili “sono stati intercettati e i resti caduti sono stati identificati”.
07:07
Idf: ‘Continuano le operazioni contro Hezbollah, colpiti 140 obiettivi’
Nel resoconto sulle “attività operative” nel sud del Libano, l’Idf spiega di aver eliminato nelle ultime 24 ore numerosi terroristi e di aver colpito oltre 140 obiettivi legati ad Hezbollah.
Video Libano, danni e macerie nella periferia sud di Beirut
“La 98/ma divisione – si legge nella nota diffusa su Telegram – continua a condurre limitate, localizzate e mirate attività operative nel sud del Libano contro obiettivi e infrastrutture legate ad Hezbollah. Il giorno passato, le truppe hanno eliminato numerosi terroristi durante scambi a fuoco e attacchi aerei. I soldati hanno localizzato molte armi, compresi lanciarazzi, mortai e missili anticarro puntati verso il nord di Israele, così come granate e altro equipaggiamento militare”. “Inoltre – conclude l’esercito dello Stato ebraico – sono stati distrutti con attacchi aerei oltre 140 obiettivi di Hezbollah, tra cui depositi di armi, infrastrutture e cellule terroristiche”.
07:02
L’allarme alla popolazione
Poco prima dell’attacco, l’esercito israeliano ha ordinato ai residenti di lasciare l’area a sud di Beirut. “Vi trovate nei pressi di strutture e interessi affiliati a Hezbollah contro i quali Idf lavorerà in un prossimo futuro” nell’area di Haret Hreik, ha scritto su X il portavoce dell’esercito Avichay Adraee.
07:00
Fumo nero fra i palazzi
Un raid ha colpito il sud di Beirut, secondo quanto mostra l’Afptv. L’attacco è arrivato poco meno di un’ora dopo l’ordine di evacuazione ai residenti emesso dall’Idf. Il fumo nero si è alzato tra i palazzi di Haret Hreik.
07:00
Idf: ‘Colpito un magazzino di armi’
L’Idf ha confermato l’attacco nel sud del Libano attraverso il proprio canale Telegram. “Poco fa, sotto la direzione dell’intelligence dell’esercito – si legge -, l’aeronautica militare ha condotto un attacco su armi strategiche appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah. Le armi erano state immagazzinate in una struttura sotterranea nell’area di Dahieh, una roccaforte dei terroristi di Hezbollah a Beirut. Prima del raid sono stati effettuati numerosi passaggi per mitigare il rischio di danneggiare i civili, compreso un ordine di evacuazione duretti alla popolazione della zona”.