ZAGABRIA – È iniziato martedì a Zagabria il terzo workshop del Progetto Dones, la più grande impresa europea nel campo dell’energia da fusione, organizzata dai principali istituti scientifici spagnoli e croati che riuniscono esperti e ingegneri internazionali della fusione.
Il direttore dell’Istituto Ruđer Bošković (IRB) David M. Smith ha affermato che l’IRB ha l’onore di svolgere un ruolo chiave nel coordinamento della ricerca sulla fusione in Croazia, su un progetto che nel 2018 è stato dichiarato infrastruttura scientifica di importanza strategica per l’Unione europea .
Sottolinea che il progetto va oltre l’ambito dell’energia stessa e comprende la biomedicina, la produzione di isotopi, la fisica nucleare, la scienza dei materiali e l’astrofisica. Si estende anche ad applicazioni industriali come la tomografia a neutroni, la manipolazione di metalli liquidi, la robotica avanzata e i sistemi di sensori.
Il capo della rappresentanza della Commissione europea in Croazia, Zrinka Ujević, ha affermato che il progetto è importante negli sforzi per raggiungere un futuro sostenibile a basse emissioni di carbonio e che è la prova del potenziale della cooperazione europea, che va oltre i confini europei.
L’ambasciatore spagnolo in Croazia, Juan González-Barba, si è congratulato con i leader della cooperazione, il fisico Tonči Tadić dell’Istituto Ruđer Bošković, e il direttore del consorzio Ifmif-Dones, Ángel Ibarra Sánchez, per aver sviluppato una collaborazione scientifica di alto livello che è diventata il campo più promettente della cooperazione bilaterale tra i due paesi.
Il Progetto Dones è la più grande impresa europea nel campo dell’energia da fusione, fondamentale per lo sviluppo delle future centrali a fusione, in cui la Croazia, insieme alla Spagna, svolge un ruolo chiave.
Su iniziativa di Croazia e Spagna, nel 2018 è stata dichiarata infrastruttura scientifica di importanza strategica per l’UE nell’ambito del Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (ESFRI). Ciò dà al progetto un vantaggio nel finanziamento da fondi europei e nazionali, ma si impegna anche ad organizzare la propria rete di utenti a livello europeo. (1 ottobre 2024)