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Stoccolma – Il governo svedese vuole consentire la vendita di vino, birra e altri alcolici su piccola scala a partire dal 1° giugno 2025. Il disegno di legge è attualmente all’esame della Commissione Europea. La questione è se la proposta violi il diritto comunitario e discrimini i produttori stranieri.
Per un certo periodo, diverse parti interessate hanno avuto l’opportunità di presentare le loro opinioni sul disegno di legge. I produttori di vino spagnoli hanno protestato, così come l’organizzazione industriale europea dei produttori di vino.
Lunedì il Portogallo ha presentato un cosiddetto parere dettagliato, che comporta un ritardo dell’intero processo di altri tre mesi. Ciò avviene automaticamente quando un altro Stato membro ha obiezioni. Pertanto questa settimana non ci sarà alcuna decisione da parte della Commissione europea, come previsto in precedenza, ma la decisione sarà rinviata all’8 gennaio del prossimo anno.
Finora non è noto pubblicamente esattamente quali siano le obiezioni del Portogallo.
La questione delle vendite agricole ha una dimensione in più perché il modello svedese con Systembolaget è unico nell’UE. Solo in Finlandia e Svezia un’azienda può avere il monopolio sulla vendita di alcolici.
(7 ottobre)
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