Strasburgo (Fena) – Il Parlamento europeo ha discusso delle conseguenze delle catastrofiche inondazioni in Bosnia-Erzegovina su iniziativa dell’eurodeputata croata Željana Zovko, la quale ha sottolineato che l’UE ha il dovere di mobilitare tutte le risorse disponibili per aiutare il paese candidato.
Nelle inondazioni che hanno colpito i comuni di Jablanica, Konjic, Kiseljak, Kreševo e Fojnica il 3 ottobre hanno perso la vita almeno venti persone, ma molte sono ancora ricercate.
L’eurodeputata croata del gruppo PPE, Željana Zovko, ha sottolineato che è dovere dell’UE “come principale partner della Bosnia-Erzegovina” mobilitare tutte le risorse disponibili per consentirle di ricevere aiuti urgenti.
– Chiedo l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo, che è già stato utilizzato non solo per gli Stati membri ma anche per i paesi candidati, e la fornitura di sostegno finanziario a lungo termine, con il reindirizzamento dei fondi dal fondo IPA III, per fornire l’aiuto tanto necessario per far fronte alle conseguenze delle inondazioni e garantire i beni di prima necessità a tutte le persone colpite da questo disastro – ha affermato in sessione plenaria.
– La Bosnia-Erzegovina, in quanto nostro paese partner, deve avere accesso a queste risorse per consentire una risposta rapida, il ripristino delle infrastrutture e l’assistenza ai più vulnerabili – ha sottolineato l’eurodeputato croato al Parlamento europeo.
La Commissione europea ha già attivato il meccanismo di protezione civile dell’UE per fornire assistenza immediata alle persone sul campo e 12 Stati membri hanno fornito assistenza alla Bosnia-Erzegovina attraverso questo meccanismo.
A Strasburgo Zovko ha ringraziato il governo della Repubblica di Croazia per aver deciso tempestivamente di concedere 10 milioni di euro di aiuti alla Bosnia ed Erzegovina.
Lei ha esortato i politici della Bosnia ed Erzegovina a mostrare solidarietà a tutti i livelli di governo e a sbloccare urgentemente il processo di armonizzazione delle decisioni per inviare l’agenda di riforme necessaria alla Commissione europea per attivare il Piano di crescita da un miliardo di euro per la Bosnia ed Erzegovina. (9.10.2024.)