Dharamsala, India – Centinaia di tibetani si sono riuniti venerdì nel tempio principale di Dharamsala, in India, per offrire preghiere per segnare 49 giorni dalla morte di Tulku Hungkar Dorje – il riverito leader religioso tibetano ed educatore che morì in custodia nel Vietnam nel marzo 2025.
I suoi seguaci affermano che il leader buddista, che era scomparso da oltre otto mesi, era fuggito in Vietnam per sfuggire alla persecuzione del governo cinese per il suo lavoro di educatore e promotore di lingua e cultura tibetana.
Tulku Hungkar Dorje, che era il decimo abate del monastero polmonare Ngon nella contea di Gade a Golog, morì, all’età di 56 anni, il 29 marzo 2025, nella città di Ho Chi Minh del Vietnam, ha detto il suo monastero in una nota. Le autorità cinesi vietano al monastero e ai residenti locali di tenere servizi commemorativi pubblici e preghiere per l’abate, hanno riferito fonti a RFA.
Il 49 ° servizio di preghiera è particolarmente significativo nel buddismo tibetano in quanto segna la fine di Bardo, o il periodo tra morte e rinascita. Vengono fatti rituali elaborati e offerte di preghiera per guidare la coscienza del defunto attraverso Bardo e la rinascita.
I gruppi di diritti e varie associazioni tibetane, tra cui l’Associazione Dhomay Cholka che è un’organizzazione non governativa che rappresenta i tibetani della storica regione di Amdo, hanno denunciato le misteriose circostanze che circondano la sua morte mentre era in custodia cinese in Vietnam e hanno chiesto una sonda indipendente.
Un servizio commemorativo separato – intitolato “Tulku Hungkar Dorje Lives” e organizzato da gruppi di diritti tibetani – si è tenuto più tardi quello stesso giorno a Dharamsala per rendere omaggio ai contributi per tutta la vita del leader buddista come insegnante religioso, filantropista, educatore e ambientalista.
All’evento, studiosi tibetani, attivisti ed ex prigionieri politici hanno messo in evidenza gli sforzi incessanti di Tulku Dorje nel garantire la conservazione della lingua tibetana, della cultura e della religione e ha promesso di continuare a sollecitare il governo vietnamita a consentire un’indagine transparente e imparziale nelle circostanze che circondano la sua morte.
A cura di Tenzin Pema e Mat Pennington